e il toro si porta a casa un 4a0 che fa scuotere la testa al Chino e fa esultare il pueblo nerazzurro anche se, occorre dirlo, il primo tempo non è stato dei migliori. L'Inter è squadra solida, non si scompone come il ciuffo di Zanna e macina punti con una facilità sconcertante; forse ha ragione De Rossi quando dice che è frustrante stare dietro ad una squadra così. eppure il passato ci insegna a non illudersi mai, scivolare è facile e gli interisti hanno già preso talmente tante mazzate da poterle raccontare a trenta generazioni future. ecco diciamo che se i ragazzi tengono duro fino a marzo mettendosi nelle condizioni di non poter perdere il campionato, si salpa per la coppa campioni. questo è il vero obiettivo di stagione. non dimentichiamoci che la stra-blasonata Juve in europa ha vinto pochissimo e che il Milan vince anche da zoppo. bene, noi possiamo prenderci tutto. I want it all, and I want it now
10 December 2007
15 November 2007
sic et simpliciter
ho scritto poco e lavorato molto, ultimamente. diciamo che mi sono resa conto di non essere che una blogger saltuaria, con una scarsa passione per l'esternazione pubblica. sarà forse che alla scena preferisco il retroscena? sì, forse sì, ma anche qui dipende, insomma nessuno è una cosa sola, e tra quei nessuno ci sono anche io. mentre i giorni e le mie domande sulla vita passano veloci, continuo a seguire il campionato e la mia amatissima squadra. lei sì corre veloce, inciampando a volte qua e là, ma non è forse un neo a rendere perfetto un volto? i due gol presi dal CSKA per esempio sono stati il preludio di una partita da favola con un finale da sogno. alla fine, l'Inter viene fuori sul difficile. sic et simpliciter. OLE'
27 September 2007
la fenice nerazzurra
Grande la mia amatissima inter che come l’araba fenice risorge ogni volta che la danno per defunta e incenerita. Ieri pomeriggio di fronte ad un collega VIOLA mi era scappato un pronostico da sogno per l’imminente partita con la Roma. Il 2-2 si è magicamente avverato e ci ha portato sul cucuzzolo del monte, in condominio con i giallorossi. La roma è forte e gioca mooolto meglio di noi. Se esce taddei, entra aquilani, mica pizze e fichi! Quindi ci può stare che sabato ci rifilino due pere prima di mandarci sotto la doccia. Ovviamente spererò nel miracolo: gol di adriano (forse esagero?) e autogol di totti per godere fino in fondo. Vabbè, ho esagerato dai.
2 July 2007
PUMP UP THE VOLUME
Vagando qua e là su internet trovo una perla di notizia: il nuovo premio post-maturità sono un paio di tette nuove… scüüüüüüüüüüüüüüüüsa?
Come dici pregoooooo?
Leggo oltre perché il san Tommaso che c’è in me non vuole mollare.
Ahimè è tutto vero. Fate un giro qui per toccare con mano. Agghiacciante.
Come dici pregoooooo?
Leggo oltre perché il san Tommaso che c’è in me non vuole mollare.
Ahimè è tutto vero. Fate un giro qui per toccare con mano. Agghiacciante.
26 June 2007
Suazo sì, Suazo no, Suazo mavalà
ieri si è felicemente concluso il tira-e-molla più caldo dell’estate: Suazo ha ritrovato la penna e ha firmato per l’inter. Ah, ecco, volevamo ben dire. Poi però aspetta un attimo, quello sulla maglia ha il numero 9, uhm, cosa ne sarà del fagiolone? Di Adriano intendo.
Dalla sardegna lui dice di voler rimanere all’Inter e io sinceramente non so cosa augurarmi. Se resta, per favore che non sia un anno come quello appena trascorso. Abbiamo fatto una fatica boia a credere che l’ombra dell’Imperatore sia sempre la sua e non quella di qualcun altro. Poi però l’idea che se ne vada un po’ rattrista. Eh già, noi con i brasiliani abbiamo un conto in sospeso e Adriano poteva in qualche modo curare qualche vecchia ferita. La prima volta che ho visto Adri era in un’amichevole estiva contro il Real Madrid. C’era una punizione da 25 metri o giù di lì da tirare e lui si è buttato nel gruppetto dei ragazzi per dire ‘tutti fermi la tiro io’. Da quella punizione è venuta fuori una rasoiata tesa e maestosa che ci ha lasciato a bocca aperta. Un gol da favola. Col senno di poi vien da pensare che la consapevolezza lo abbia fregato, anziché aiutarlo. Vabbè, sarà, comunque una sera l’ho incrociato, è un ragazzo… è giovanissimo! Troppo piccolo per le responsabilità che ha e per l’assedio che soffre. Non è mai bello fare paralleli, ma di Kakà non ne trovi un altro…
Dalla sardegna lui dice di voler rimanere all’Inter e io sinceramente non so cosa augurarmi. Se resta, per favore che non sia un anno come quello appena trascorso. Abbiamo fatto una fatica boia a credere che l’ombra dell’Imperatore sia sempre la sua e non quella di qualcun altro. Poi però l’idea che se ne vada un po’ rattrista. Eh già, noi con i brasiliani abbiamo un conto in sospeso e Adriano poteva in qualche modo curare qualche vecchia ferita. La prima volta che ho visto Adri era in un’amichevole estiva contro il Real Madrid. C’era una punizione da 25 metri o giù di lì da tirare e lui si è buttato nel gruppetto dei ragazzi per dire ‘tutti fermi la tiro io’. Da quella punizione è venuta fuori una rasoiata tesa e maestosa che ci ha lasciato a bocca aperta. Un gol da favola. Col senno di poi vien da pensare che la consapevolezza lo abbia fregato, anziché aiutarlo. Vabbè, sarà, comunque una sera l’ho incrociato, è un ragazzo… è giovanissimo! Troppo piccolo per le responsabilità che ha e per l’assedio che soffre. Non è mai bello fare paralleli, ma di Kakà non ne trovi un altro…
22 June 2007
Io amo quest'uomo
Sono ormai piu di 150 anni che non mi perdo una puntata di Colombo. Negli anni, ho piantato delle grane storiche pur di non perdermi neanche un minuto-secondo di trasmissione. C’è qualcosa di magnetico nel programma. Diciamo che la formula è non è trita, è stra-trita e dopo la prima puntata già sai come si svilupperà la trama, eppure non esiste nessun altro programma che abbia mai esercitato su di me lo stesso fascino ipnotico. Ci sono puntate che so praticamente a memoria: quella della coppia di scrittori in cui uno ammazza l’altro portandolo al cottage (che ho tra l’altro scoperto essere una puntata pilota), quella della diva che vive negli studios e che ha seppellito il marito sotto la fontana del giardinetto, quella dell’investigatore privato che viene smascherato per una lente a contatto e via dicendo. Colombo è un’istituzione sacra della mia vita televisiva alla quale non rinuncerei per niente al mondo. Lui i colpevoli li annusa subito, li riconosce dall’odore e li incastra con quello strabismo disarmante al quale non posso resistere. È un mix di buon senso contadino, fiuto poliziesco e intelligenza che ti inchioda, no dico, come si fa a resistere ad un uomo così? In più le sue puntate sono un pozzo di informazioni sullo stile e sul design degli anni sessanta: la colonna sonora, la sigla, le tappezzerie degli interni, i colletti assurdi delle camicie, i pigiama palazzo delle signore, le ciglia finte e le cotonature dei capelli, i pantaloni strizzati dei protagonisti maschili… è un pozzo infinito di informazioni visive che arricchisce il gusto di una puntata di cui ormai so tutto, purtroppo. Ma non importa, continuerò imperterrita a vederlo alla domenica sera, c’era una leggenda metropolitana che raccontava di milioni di lettere di protesta inviate al direttore del palinsesto di rete4 in seguito alla sua decisione di non mandarlo più in onda. La morale è che non sono sola, so che in giro ci sono altri malati come me che non vogliono guarire. Ma perché dovremmo, in fin dei conti?
19 June 2007
13 June 2007
Hiding Women
L’altro giorno sul Corriere Magdi Allam raccontava che l’università americana del cairo, a detta sua l’ultimo baluardo dell’istruzione laica e liberale, ha introdotto l’obbligatorietà del velo per le sue studentesse.
Stiamo parlando di ‘niqab’ cioè il velo integrale, imposto alle studentesse dalla solerte magistratura egiziana.
Io, che non sono certo un’esperta del mondo islamico, continuo a non capire la necessità di nascondere le donne. La domanda è sincera, perché?
Cosa spinge a dover frapporre qualcosa tra il mondo maschile e femminile? Io dico paura. Anzi sono sicura, paura. Ma di cosa? Perché ci cerca sempre di umiliare le donne? Perché chiuderle dietro un velo, è davvero possibile che il viso di una donna faccia paura? La questione è ovviamente molto più complessa e sicuramente più dolorosa di quanto io la dipinga qui. Ma pensateci un po’, a cosa possa voler dire vivere la vita con un lenzuolo di tela spessa sulla testa. Si riesce ad imparare a relazionarsi con il mondo? Come si fa a dare un bacio a un’amica? E a mangiare in mensa? Non lo so, non mi immagino, sento solo un vago senso di oppressione.
Fossimo mai tentati di difendere il diritto di portare il velo qui in occidente, pensiamoci davvero bene, prima di decidere.
Stiamo parlando di ‘niqab’ cioè il velo integrale, imposto alle studentesse dalla solerte magistratura egiziana.
Io, che non sono certo un’esperta del mondo islamico, continuo a non capire la necessità di nascondere le donne. La domanda è sincera, perché?
Cosa spinge a dover frapporre qualcosa tra il mondo maschile e femminile? Io dico paura. Anzi sono sicura, paura. Ma di cosa? Perché ci cerca sempre di umiliare le donne? Perché chiuderle dietro un velo, è davvero possibile che il viso di una donna faccia paura? La questione è ovviamente molto più complessa e sicuramente più dolorosa di quanto io la dipinga qui. Ma pensateci un po’, a cosa possa voler dire vivere la vita con un lenzuolo di tela spessa sulla testa. Si riesce ad imparare a relazionarsi con il mondo? Come si fa a dare un bacio a un’amica? E a mangiare in mensa? Non lo so, non mi immagino, sento solo un vago senso di oppressione.
Fossimo mai tentati di difendere il diritto di portare il velo qui in occidente, pensiamoci davvero bene, prima di decidere.
8 June 2007
Milano secondo me
È proprio sporca. E mi sento già un po’ vecchia moralista nel dirlo ma i ragazzi devono proprio scriverlo su tutti i muri che sono passati di lì? Provate a fare la circonvallazione, una qualsiasi intendo: tra i Dumbo e i TDK tutte le case – ma dico tutte-tutte – sono lavagne. Il peggio è che paragonate alla street art degli autentici murales queste scritte non hanno senso.
Sul muro di casa mia abbiamo assistito a un ‘Buongiorno bambina, I love you’ di 3 metri per 3 che che pochi mesi dopo (allo scoppiare della coppia, abbiamo presunto) si è trasformato in un pasticciaccio brutto con tanto di secchiata di vernice viola a sottolineare la rottura.
Beh mi spiace per loro, ma il nostro muro giallo cosa c’entrava?
A Cuba per esempio i murales servono per parlare alla gente: chiamatelo mass media o strumento di propaganda, ma così è. Qui trovi di tutto: dalla spontaneità del ‘Batista asesino’ al più istituzionale ‘Hasta la victoria siempre’ dell’edificio che ospita il Ministero dell’Interno. poi scusate, qualcuno si ricorda di Diego Rivera e dei murales di Città del Messico? Ecco se solo penso a quelli mi viene il magone. 50 anni dopo la supponentissima Milano è piena di bombolettari grafomani che firmano qualsiasi cosa, persino i cestini della spazzatura.
Viene da chiedersi perché… ma vuoi vedere che se non vedono la loro firma ovunque gli piglia una crisi di identità? Ammazza che solidità interiore!
Per precisare, qui non si tratta di conformismo. Ma non esiste nessuna città europea che abbia i muri conciati così.
Per concludere una chicca: l’AMSA propone persino abbonamenti per la pulizia periodica dai pastrocchi. E con questo vi ho detto tutto.
Sul muro di casa mia abbiamo assistito a un ‘Buongiorno bambina, I love you’ di 3 metri per 3 che che pochi mesi dopo (allo scoppiare della coppia, abbiamo presunto) si è trasformato in un pasticciaccio brutto con tanto di secchiata di vernice viola a sottolineare la rottura.
Beh mi spiace per loro, ma il nostro muro giallo cosa c’entrava?
A Cuba per esempio i murales servono per parlare alla gente: chiamatelo mass media o strumento di propaganda, ma così è. Qui trovi di tutto: dalla spontaneità del ‘Batista asesino’ al più istituzionale ‘Hasta la victoria siempre’ dell’edificio che ospita il Ministero dell’Interno. poi scusate, qualcuno si ricorda di Diego Rivera e dei murales di Città del Messico? Ecco se solo penso a quelli mi viene il magone. 50 anni dopo la supponentissima Milano è piena di bombolettari grafomani che firmano qualsiasi cosa, persino i cestini della spazzatura.
Viene da chiedersi perché… ma vuoi vedere che se non vedono la loro firma ovunque gli piglia una crisi di identità? Ammazza che solidità interiore!
Per precisare, qui non si tratta di conformismo. Ma non esiste nessuna città europea che abbia i muri conciati così.
Per concludere una chicca: l’AMSA propone persino abbonamenti per la pulizia periodica dai pastrocchi. E con questo vi ho detto tutto.
4 June 2007
Una briciola troppo grande
Dunque sono passati più di due mesi e nel frattempo è successo di tutto. L’inter ha vinto lo scudetto, il milan la champions e la roma la coppa italia. io ho persino fatto una settimana di ferie in cui ha piovuto a dirotto: direi perfetto!
In questi giorni ho però una spina nel cuore, il dolore di una perdita non ancora avvenuta e un grande amico che si sta lentamente spegnendo. Lui è fatto di una luce fioca che ancora resiste, è fatto di sorrisi disarmanti e grandi discussioni sul calcio. Lui vuole ancora parlare di calcio mercato, e io che ieri per farlo ridere gli ho detto che l’inter si era comprata Kakà mi sono sentita un po’ stupida in fondo. Lui è lì e da lì non andrà altrove, questa l’amara verità.
Noi siamo solo formiche impegnate in un gioco di ruolo, costantemente impegnati a rinegoziare posizioni, supposizioni e visioni della vita. Com’è difficile accettare di non poter fare nulla, com’è difficile guardarsi allo specchio e scoprirsi formica, vestita di vanagloria e di finta onnipotenza. Mi scuso con chi crede nell’invincibilità della scienza e nel progresso continuo. Io oggi vedo solo tunnel di terra e una briciola troppo grande da trasportare.
In questi giorni ho però una spina nel cuore, il dolore di una perdita non ancora avvenuta e un grande amico che si sta lentamente spegnendo. Lui è fatto di una luce fioca che ancora resiste, è fatto di sorrisi disarmanti e grandi discussioni sul calcio. Lui vuole ancora parlare di calcio mercato, e io che ieri per farlo ridere gli ho detto che l’inter si era comprata Kakà mi sono sentita un po’ stupida in fondo. Lui è lì e da lì non andrà altrove, questa l’amara verità.
Noi siamo solo formiche impegnate in un gioco di ruolo, costantemente impegnati a rinegoziare posizioni, supposizioni e visioni della vita. Com’è difficile accettare di non poter fare nulla, com’è difficile guardarsi allo specchio e scoprirsi formica, vestita di vanagloria e di finta onnipotenza. Mi scuso con chi crede nell’invincibilità della scienza e nel progresso continuo. Io oggi vedo solo tunnel di terra e una briciola troppo grande da trasportare.
3 April 2007
Lacrime di champions
stasera riprende la champions. e l'inter è fuori. e io non mi rassegno all'idea, no dico, avete presente? fatto sta che ci tocca ingoiare il boccone amaro, fare i superiori mentre il cuore sanguina e vedere il Milan e la Roma che si giocano un quarto di cielo.
che delusione, anche quest'anno.
però, un però c'è sempre quando si parla di Inter, finalmente cominciamo ad avere 'buona stampa' e i meriti di una stagione di grande concretezza sono finalmente accertati dalla comunità dei media sportivi. certo non possiamo sperare in elogi da parte del corriere dello sport, ma almeno quest'anno fanno fatica a scrivere le solite 50 righe di 'peste e corna' ecco, almeno quello.
per chiudere il discorso (prima di commuovermi) giuro che non guferò. o forse no, vabbè dai, siamo italiani, after all.
che delusione, anche quest'anno.
però, un però c'è sempre quando si parla di Inter, finalmente cominciamo ad avere 'buona stampa' e i meriti di una stagione di grande concretezza sono finalmente accertati dalla comunità dei media sportivi. certo non possiamo sperare in elogi da parte del corriere dello sport, ma almeno quest'anno fanno fatica a scrivere le solite 50 righe di 'peste e corna' ecco, almeno quello.
per chiudere il discorso (prima di commuovermi) giuro che non guferò. o forse no, vabbè dai, siamo italiani, after all.
26 March 2007
Lessico famigliare
Io e mio fratello parliamo da anni una lingua strana. Tutto è cominciato con una trasmissione televisiva ‘ piccoli fans’ condotto dalla mitica sandrina milo. Beh nel programma ci ha folgorato una bambina che raccontava la sua giornata di gioco con le amiche, sentite qui che capolavoro:
Sandra Milo: "raccontami un po’ cosa fai tutti i pomeriggi?"
Bambina:"Mi vedo con le mie amiche e prima parliviamo e dopo giochiviamo"
PARLIVIAMO? GIOCHIVIAMO? Ma che verbo è ‘giochiviare’?
il suono era talmente divertente che da quel momento in poi non abbiamo più potuto resistere. Cioè scusate ‘non abbiviamo potiviato resistiviare’. Quindi dopo un po’ di pratica e dopo aver partorito coniugazioni da infarto abbiamo lentamente attaccato i sostantivi, aggiungendo ovviamente qualche variante dal classico 'macchina-macchinivia': carne è diventata ‘carniscia’, gatto è diventato ‘chato’, acqua è diventata ‘uoua’ e chi più ne ha più ne metta. Nostra madre, che in fin dei conti tanto sana di mente non è, ci ha lasciato dilagare e anzi ha contribuito attivamente alla creazione della nostra lingua di casa. Chi volesse un corso accelerato, anzi acceleriviato, ci può mandiviare una mail così lo contattiviamo.
Sandra Milo: "raccontami un po’ cosa fai tutti i pomeriggi?"
Bambina:"Mi vedo con le mie amiche e prima parliviamo e dopo giochiviamo"
PARLIVIAMO? GIOCHIVIAMO? Ma che verbo è ‘giochiviare’?
il suono era talmente divertente che da quel momento in poi non abbiamo più potuto resistere. Cioè scusate ‘non abbiviamo potiviato resistiviare’. Quindi dopo un po’ di pratica e dopo aver partorito coniugazioni da infarto abbiamo lentamente attaccato i sostantivi, aggiungendo ovviamente qualche variante dal classico 'macchina-macchinivia': carne è diventata ‘carniscia’, gatto è diventato ‘chato’, acqua è diventata ‘uoua’ e chi più ne ha più ne metta. Nostra madre, che in fin dei conti tanto sana di mente non è, ci ha lasciato dilagare e anzi ha contribuito attivamente alla creazione della nostra lingua di casa. Chi volesse un corso accelerato, anzi acceleriviato, ci può mandiviare una mail così lo contattiviamo.
21 March 2007
MastroKiss
Ieri sera è andato in onda l’atterraggio di Mastrogiacomo
I media si sa, spettacolarizzano tutto. O meglio, i media aggiungono alle dimensioni spazio-temporali dell’evento un'altra dimensione, quella dello show. Nella dimensione-show il media afferma l’esistenza dell’evento grazie alla telecamera. L’instancabile macchina cattura, incornicia, allarga e zooma su persone e cose in una liturgia quasi polverosa di inquadrature, commenti e grafiche. Quindi, verso le 11e30 di ieri sera si consuma il rito: la discesa dalla scaletta, le forze dell’ordine ad aspettare sulla pista, l’abbraccio alla figlia e dei parenti, il bacio alla moglie.
Su quel bacio cascò l’asino: il giornale Radio Rai di stamattina lo ha definito ‘appassionato e incurante delle telecamere’.
I media si sa, spettacolarizzano tutto. O meglio, i media aggiungono alle dimensioni spazio-temporali dell’evento un'altra dimensione, quella dello show. Nella dimensione-show il media afferma l’esistenza dell’evento grazie alla telecamera. L’instancabile macchina cattura, incornicia, allarga e zooma su persone e cose in una liturgia quasi polverosa di inquadrature, commenti e grafiche. Quindi, verso le 11e30 di ieri sera si consuma il rito: la discesa dalla scaletta, le forze dell’ordine ad aspettare sulla pista, l’abbraccio alla figlia e dei parenti, il bacio alla moglie.
Su quel bacio cascò l’asino: il giornale Radio Rai di stamattina lo ha definito ‘appassionato e incurante delle telecamere’.
Incurante delle telecamere?
Mi sfugge qualcosa: forse il bacio ha offeso il comune senso del pudore? Forse Mastrogiacomo doveva limitarsi a un casto gesto d’amor sacro? Chi lo sa. Resta comunque che i protagonisti di questo show sono e rimangono persone uscite da un momento buio di paura e angoscia, non eroi patinati, cotonati e abituati ad esibire una certa morigeratezza nei costumi. Quel bacio li ha spiazzati tutti. Beccateve questa.
Mi sfugge qualcosa: forse il bacio ha offeso il comune senso del pudore? Forse Mastrogiacomo doveva limitarsi a un casto gesto d’amor sacro? Chi lo sa. Resta comunque che i protagonisti di questo show sono e rimangono persone uscite da un momento buio di paura e angoscia, non eroi patinati, cotonati e abituati ad esibire una certa morigeratezza nei costumi. Quel bacio li ha spiazzati tutti. Beccateve questa.
Immagine da Repubblica.it
13 March 2007
DICO de jure
sui DICO facciamo fare alla politica un bel bagno di umiltà.
Ho l'impressione che per i politici le coppie di fatto esisteranno se esisterà la legge. Ma una legge non può inaugurare nuove relazioni, inventare sentimenti o cambiare i costumi: la verità è che - dico o non dico - le persone continueranno liberamente a scegliersi e a convivere stabilmente, esattamente come hanno fatto fino ad ora.
in qualche modo ho la sensazione che la politica immagini se stessa come moderno demiurgo dell'amore: ma la legge nasce per regolamentare ciò che già esiste, per far sì che l'evoluzione sociale non si accompagni al caos sociale, non per misurare il grado di solidità o di moralità della coppia sulla base della forma di unione scelta.
le coppie di fatto esistono, con o senza la benedizione di Ratzinger di Berlusconi, di Mastella e di tutti gli altri teo-con o solo con-con.
per favore un po' più di rispetto: quando guardate alle scelte di vita dei cittadini, non siate così ingenui da pensare che vi sia dato il diritto di mettere in discussione la scelta.
no, noi non vi abbiamo eletto (chi più chi meno...) per aiutarci a dare forma giuridica al nostro cuore. non approfittatene.
12 March 2007
Hic Sunt Leones
e quindi abbiamo vinto il derby. oltre che vincere abbiamo meritato e questo vale più di mille parole. mi ha colpito Crespo sinceramente. non è stato incisivo come al solito, ha sbagliato un paio di palle gol e, all'inizio del secondo tempo, è stato giustamente sostituito.
al suo posto Cruz (la Penelope, per me) che entra, segna, manda in gol Ibra, fa l'uomo partita insomma.
beh Crespo ha avuto parole di elogio per lui. 'Cruz si merita tanto' ha detto in un'intervista. che bello sentire queste cose. ti rende orgoglioso della tua squadra, ti fa sentire il senso del gruppo, ti dà finalmente la sensazione che lo spogliatoio sia unito. e poi ragazzi abbiamo vinto il derby sia all'andata che al ritorno, ma vieeeeeeni, erano vent'anni che non capitava una cosa così.
ultima cosa. Figo a giugno se ne va. dopo la partita di ieri mi viene da piangere solo al pensiero. ieri volava, faceva magie, ha fatto cose che voi umani...
al suo posto Cruz (la Penelope, per me) che entra, segna, manda in gol Ibra, fa l'uomo partita insomma.
beh Crespo ha avuto parole di elogio per lui. 'Cruz si merita tanto' ha detto in un'intervista. che bello sentire queste cose. ti rende orgoglioso della tua squadra, ti fa sentire il senso del gruppo, ti dà finalmente la sensazione che lo spogliatoio sia unito. e poi ragazzi abbiamo vinto il derby sia all'andata che al ritorno, ma vieeeeeeni, erano vent'anni che non capitava una cosa così.
ultima cosa. Figo a giugno se ne va. dopo la partita di ieri mi viene da piangere solo al pensiero. ieri volava, faceva magie, ha fatto cose che voi umani...
7 March 2007
In or Out: we're always in the news
la partita di ieri sera - Inter-Valencia - ci ha fatto soffrire. era un po' che non si stava sulla graticola e la tensione ci mancava.
è mancato anche il gol però: cruz che non ci arriva, stankovic che dà l'illusione del gol ma invece no, ibra che prima c'è, poi dov'è, ah no eccolo lì, occhi negli occhi con Canizares, ma guarda che carini.
l'inter non era Magica ieri sera, ha giocato a ritmo basso senza attaccarsi alla carotide dell'avversario. ma il peggio è venuto dopo: botte da orbi in campo, calci, pugni e morsi. uno spettacolo amaro a cui seguirà squalifica. ma perché? burdisso ha il naso fratturato, la squadra è fuori dalla Champions pur non avendo nemmeno perso, la Roma ha pure fatto la partita della vita battendo il Lione con un gol-spettacolo di Mancini. da ora in poi si tifa Roma. Auguroni ai nostri amici milanisti
5 March 2007
Yamaha!
sono appena rientrata dalla conferenza stampa di presentazione del nuovo Team Yamaha. Fiat è da quest'anno 'Title Sponsor', il nome della scuderia diventa quindi Fiat Yamaha Team. inutile dire che tutti aspettavano lui, il mitico 'Vale' che di persona è esattamente come te lo aspetti: un concentrato di schiettezza e simpatia davvero formidabili. Valentino è un eroe accessbile, il più vero di tutti: mai altezzoso, mai arrogante, ironicamente campione del mondo. ce ne fossero di ragazzi così...
27 February 2007
circolo di conversazione
questa è ragusa. una città che mi sembrava uscita da una cartolina anni '50: chiese barocche di marmo color biscotto, palme altissime, strade disertate persino dai cani.
poi ho girato l'angolo. e guarda cosa trovo, un circolo. ma mica un circolo qualsiasi, no, un posto dove si parla.
ma-tu-guarda-che-meraviglia.
la sicilia ti prende un pezzo di cuore, ti si insinua nella memoria visiva e olfattiva e finisce che ci torni prima o poi.
quanto vorrei fosse già estate.
è il mio primo post. ho un sacco di pensieri per la testa e penso questo sia il modo migliore per fermarli un po'. come appendere un memo al frigo con un magnete. il memo dice che mi sembra di aver troppo temporeggiato sul fare o non fare questo blog. proprio l'approccio sbagliato, ma vabbé, nessuno è perfetto. avrò tempo per recuperare. ora volo!, buona giornata
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